Nell’anno 2015 la Casa della Giovane ha ospitato 7 mamme di diverse nazionalità (marocchine, nigeriane, italiane e rom) e 12  bambini.

Lo staff educativo (composto da 3 suore e due assistenti sociali) ed i numerosi volontari hanno lavorato con grande impegno ed è stata fatta regolarmente la verifica educativa settimanale dell’intero staff per scambiarci osservazioni sui comportamenti all’interno della casa  e darci le linee guida da osservare in maniera univoca con le mamme ed i bambini.

Per ogni mamma, mensilmente, è stata fatta la verifica del progetto individuale con il servizio sociale inviante.

La supervisione dello staff educativo da parte della psicologa Dott.ssa Fiorenza Castellacci ha aiutato i volontari a saper sostenere le ospiti.

  C’è stato un momento di grande dolore quando uno dei bambini è stato staccato dalla madre, ma la consapevolezza che ciò avveniva per il bene del minore ci ha sostenuto.

Due mamme con i propri bambini hanno terminato il loro percorso e hanno iniziato una vita autonoma con il padre dei propri figli.

   

Con l’aiuto dei volontari, sono stati fatti:

      

  1. Corsi di cucito e di bricolage e ogni mamma, con la vendita di questi lavori ha potuto comprare regali per sé e per i propri figli.
  2. Corsi di educazione alimentare per mamme e bimbi.
  3. Corsi di lingua italiana alle mamme.
  4. Dopo-scuola per bambini e ragazzi.
  5. Una madre straniera sta frequentando con successo il corso di operatore socio sanitario, grazie al costante supporto dei volontari per l’apprendimento delle numerose materie del programma.
  6. Incontri di gruppo guidati da un sociologo competente per facilitare la comunicazione nel gruppo delle mamme.
  7. Corso di formazione per i volontari.

5 Sono state realizzate giornate educative, feste, tombolate e cene parrochiali

  1. In estate i bambini hanno partecipato ai campi solari parrocchiali e privati.
  2. Sono state organizzate 2 settimane di soggiorno giornaliero al mare, ospiti del bagno della 46^ Aerobrigata a Tirrenia.
  3. Per le feste di Natale la Casa è stata allietata da “Babbi Natale” e “Befane”, volontari della Misericordia di Navacchio che hanno portato doni ai bimbi, e la famiglia Veronesi (proprietaria di un noto ristorante pisano) ha ospitato a pranzo tutti gli ospiti della Casa.

Le nostre attività di rete sono state intense ed essenziali per lo svolgimento delle attività sopra elencate (Misericordia di Navacchio, le cooperative sociali  “Il Simbolo” e PAIM, il Patronato ACLI di Navacchio e le ACLI Provinciali,  le amministrazioni comunali, i servizi sociali pisani e della Valdera, la commissione delle pari opportunità, la Caritas, la S. Vincenzo De Paoli, la Cittadella della solidarietà, il CIF provinciale, la 46°brigata aerea,la Fondazione Giuseppe Toniolo).

Le Parrocchie di Casciavola, S.Prospero, S.Lorenzo alle Corti e S.Casciano, ci sono sempre vicine organizzando cene, tombole, ospitandoci per la vendita di fiori ed ogni altra iniziativa che i nostri volontari mettono in cantiere.

L’associazione pisana “Il Retone” ha organizzato uno spettacolo teatrale in vernacolo pisano (“Colombo un ci aveva artro da fa?”) recitato al teatro Verdi a favore della nostra Casa Famiglia portando la CASA DELLA GIOVANE alla conoscenza di tutti; inoltre, lo spettacolo ci ha portato una donazione di 9,550.

Sul territorio abbiamo una buona rete di amici . Oltre alle numerose presenze alla Celebrazione  Eucaristica settimanale, alcuni vicini  organizzati da una socia del direttivo (Elena)  mensilmente portano generi alimentari di prima necessità. Gesto che al di là del valore venale rende le persone legate, partecipi e responsabili della vita della casa.

In conclusione possiamo affermare che nella nostra struttura mamme e bambini hanno potuto sperimentare un clima di serena partecipazione alla loro crescita e hanno ricevuto sostegno morale e materiale per rafforzare i meccanismi di autostima e di emancipazione.